Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ma non hai freddo? Comprendere il concetto di comfort termico adattivo con gli esperti Airzone
marzo 17, 2023 - Airzone

Ma non hai freddo? Comprendere il concetto di comfort termico adattivo con gli esperti Airzone

Non tutti abbiamo la stessa percezione della temperatura. Probabilmente vi è successo più di una volta di sentire freddo, nonostante gli innumerevoli strati di lana, in una stanza nella quale la persona accanto a voi sembra completamente a suo agio nell’indossare una maglietta a maniche corte. O di discutere in #estate per il monopolio del termostato della camera da letto. In #inverno così come in #estate ognuno di noi ha una diversa temperatura di comfort desiderata. Ma quale?

Alcuni studi concordano che la temperatura di comfort si aggiri mediamente intorno ai 24°C, tuttavia non può essere considerata una realtà assoluta. Esiste però anche un’altra risposta, offerta dal concetto di comfort adattivo. L’idea di partenza è che non esiste una temperatura di comfort universale, bensì un comfort termico che si basa su tre elementi fondamentali: comfort comportamentale, comfort fisiologico e comfort psicologico. Ognuno di questi elementi influisce sulla temperatura di comfort ideale di ciascuna persona.

Davide Truffo, Responsabile Business Development and Training di #airzone Italia ed esperto di sistemi di condizionamento, ci spiega le tre sfaccettature del comfort adattivo attraverso degli esempi concreti.

1. Indossi un maglione o una canottiera?

Il comfort comportamentale si basa sulla modalità di ognuno di gestire la propria sensazione di caldo o freddo in relazione all’abbigliamento. Aggiungendo o togliendo strati di vestiti infatti, la temperatura di comfort ideale di una persona può variare. Quando ad esempio indossiamo pantaloncini corti e t-shirt durante l'estate, la temperatura a cui ci sentiamo a nostro agio è di circa 24-25°C. Durante l'inverno, indossando un maglione, un paio di pantaloni lunghi e calze di lana, potremmo ottenere lo stesso comfort ad una temperatura di 20°C.

2. Hai appena fatto 6 piani di scale?

Il comfort fisiologico dipende dalle attività svolte e dall'acclimatamento del corpo umano. Quando ci muoviamo, la temperatura corporea aumenta inevitabilmente. È per questo che entrando in casa dopo aver fatto jogging o semplicemente qualche piano di scale ci sembra che la nostra percezione della temperatura sia diversa da quella di chi sta guardando un film con la coperta sul divano; ci basterà fermarci e acclimatarci perché la nostra temperatura di comfort ideale torni ad essere più simile a chi non ha fatto uno sforzo fisico. Per lo stesso principio, un luogo utilizzato per l’esercizio fisico, come le palestre, possono avere temperature più basse e risultare comunque confortevoli.

3. Sei abituato a dormire con il piumino anche in estate?

È importante ricordare, infine, che ognuno di noi ha una percezione unica della temperatura. Alcuni di noi sono abituati a trascorrere le nottate estive senza utilizzare le coperte, altri non possono farne a meno. Il comfort psicologico si basa sull'abitudine e sulla percezione individuale che ciascuno ha delle temperature esterne, che modifica lo stato di comfort.

In sintesi, la temperatura di comfort ideale di una persona varia a seconda dei bisogni individuali e delle circostanze in cui si trova. Per questo motivo, ogni sistema di climatizzazione dovrebbe prevedere un controllo della temperatura variabile a seconda delle esigenze del singolo. Il comfort adattivo è il concetto alla base della tecnologia di #airzone, azienda leader nella produzione di sistemi di controllo della climatizzazione. Grazie alla tecnologia di #airzone, è infatti possibile suddividere ogni edificio in diverse zone, ognuna controllata da un termostato intelligente, per garantire il comfort ideale e personalizzato per le proprie necessità.