Cookie Consent by Free Privacy Policy website Defibrillatore indossabile: la best practice dell'Ospedale G.B. Grassi di Ostia
giugno 16, 2021 - Midi 2007

Defibrillatore indossabile: la best practice dell'Ospedale G.B. Grassi di Ostia

Per l’équipe del Prof. #fabrizioammirati, tra le prime ad optare per questa soluzione, è un’utile ”arma” in arsenale per combattere la morte improvvisa. La #tecnologia è progettata per essere utilizzata quando risulta necessario attendere settimane o mesi prima di definire il profilo di rischio aritmico del 
paziente, così da scegliere la strategia terapeutica più efficace a lungo termine 
La cardiologia dell’Ospedale G.B. Grassi di #ostia è sempre stata attenta alle ultime innovazioni tecnologiche, diventando un riferimento nel panorama sanitario regionale. L’obiettivo della ASL Roma 3, infatti è sempre stato  quello  di  migliorare  le  cure  erogate  ai  propri  pazienti  utilizzando  le  ultime  novità  in  ambito  di dispositivi medici.
È il caso di un paziente di 41 anni a cui veniva diagnosticata una cardiopatia dilatativa idiopatica: la forza contrattile del suo cuore era risultata compromessa all’esame ecocardiografico e durante il ricovero erano state  registrate  aritmie  ventricolari  non  sostenute.  Era  necessario  attendere affinché  la  nuova  terapia farmacologica da poco iniziata dal paziente facesse il suo effetto e al tempo stesso era fondamentale trovare 
un modo per proteggerlo dal rischio di morte improvvisa. Il Prof. #fabrizioammirati - Direttore della UOC Cardiologia dell’Ospedale G.B. Grassi di #ostia (Roma) - insieme alla sua équipe di specialisti, furono tra i primi ad optare per una nuova soluzione: il defibrillatore indossabile. Questo tipo di dispositivo è progettato per situazioni come questa, quando risulta necessario attendere settimane o mesi prima di individuare il profilo 
di rischio aritmico definitivo del paziente e di conseguenza scegliere la strategia terapeutica più efficace a lungo termine.  
I defibrillatori indossabili sono dispositivi comodi da portare, non implicano alcuna operazione chirurgica invasiva e sono facili da rimuovere una volta che il rischio aritmico venga meno. Una cintura di elettrodi montata  su  un  corpetto  che  si  indossa  sotto  i  vestiti  è  in  grado  di  riconoscere  aritmie  potenzialmente pericolose e, nel caso fosse necessario, di erogare uno shock di defibrillazione per ripristinare il normale 
ritmo cardiaco. Il sistema, controllato da remoto, permette ai medici di monitorare il paziente a distanza.
Quando il dispositivo viene consegnato al paziente, il paziente stesso viene correttamente addestrato al suo utilizzo. Nel caso si verificasse una situazione di emergenza il dispositivo eroga una serie di allarmi vocali, sonori  e  vibrazionali  che  permettono  al  paziente  di  comprendere  cosa  stia  accadendo.  Se  un’aritmia pericolosa per la vita è in corso e il paziente perde coscienza, il dispositivo è in grado di erogare uno shock 
di defibrillazione automaticamente senza l’intervento degli astanti.  Per essere correttamente protetto il paziente deve indossare il defibrillatore durante l’intero arco della giornata. 
“Da questa prima esperienza positiva, altri 10 pazienti sono stati protetti efficacemente con il defibrillatore indossabile – spiega  il  Prof.  Fabrizio  Ammirati - e  questa  soluzione  innovativa  è  a  pieno  diritto  entrata nell’arsenale delle “armi” dell’Ospedale G.B Grassi di #ostia per combattere la morte cardiaca improvvisa”.
Risultato  ancora  più  soddisfacente  è  stato  che  la  metà  di  questi  pazienti,  grazie  al  tempo  concesso  alla terapia medica di fare effetto e al monitoraggio remoto dei dati come da programma di Telemedicina, hanno recuperato la  capacità  di  pompa  del  cuore,  sono  usciti  dalla  zona  di  rischio aritmico  e  pertanto  hanno evitato  l’impianto  di  un  defibrillatore  definitivo.  L’eccezionalità  di  questo  risultato  è  ancora  più 
sorprendente quando si considera la giovane età di questi pazienti che si aggira in media intorno ai 56 anni.  
“I risultati ottenuti dagli specialisti della UOC Cardiologia dell’Ospedale G.B. Grassi di #ostia – continua il Prof. #fabrizioammirati - corrispondono a quanto riportato nei più importanti studi clinici e pubblicazioni nazionali ed internazionali e rappresentano un’importante esperienza clinica italiana. È fondamentale per chi ha come obiettivo la salute dei pazienti, essere sempre aggiornato sulle novità messe a disposizione dalla scienza, per combattere nemici invisibili come la morte improvvisa, che oggi ci fa un po’ meno paura”.
Di  defibrillatori  indossabili  e  della  best  practice  dell’Ospedale  G.B.  Grassi  se  ne  parla  al  convegno Cardioaritmologia e Sanità Digitale,organizzato da Midi2007 per comprendere meglio lo  stato  dell’arte  sulle  innovazioni  digitali  in  sanità  e  in  particolare  in  cardiologia,  con  i  contributi  e  le  testimonianze  dei maggiori esperti del settore.